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GIOVANNI PADALINO

Giovanni padalino nasce a Salerno il 31\01\96. L’amore per le storie nasce fin da piccolo, da quando i genitori gli leggevano favole la sera (clichè clamoroso). La scuola elementare l’ha vissuta quasi in un altro mondo, tra cartoni animati, guerre di giocattoli e giochi fantasiosi da fare in compagnia

Lo studio non era una priorità allora , e non lo è stato neanche dopo, alle scuole medie iniziò ad avere i primi brutti voti, grazie anche al nintendo e ai giochi di pokemòn (XD). In questo periodo, tra le tante pene d’amore, successe qualcosa di fondamentale, la scoperta del fumetto!! (al di fuori dei topolini). Casualmente mediaset aveva iniziato a trasmettere Naruto in tv, l’opera colpì tanto il giovane da fargli sognare di fare lo stesso. Altrettanto casualmente gli amici comprarono un giorno il v29 di Naruto, scoprendo che i cartoni animati nascevano dai fumetti (O.O!!). Dopo aver scoperto i fumetti (ma come ti permetti di chiamare i manga fumetti?) il mondo del giovane si indirizzò verso questo tipo di arte, storie su storie, shounen su shounen, con un unico pubblico, qualsiasi amico disposto ad ascoltarlo (T.T).

Arrivò il momento delle Scuole superiori, dove i problemi con la scuola e il crescere dell’amore per i fumetti furono direttamente proporzionali. In quel periodo passava tanto tempo nella fumetteria sotto casa da diventare amico del gestore e di altre persone che la frequentavano per giocare a yu-gi-oh (tutti almeno 8 anni piu grandi di lui o.O). I problemi a scuola però erano problemi a casa (non l’ho detto, i genitori entrambi insegnanti LOL) , il peso dell’aspettativa, i sensi di colpa lo spinsero a sfogarsi prima con una serie di filoni (giustificati con firma falsa), poi esplosero in una vera e propria fuga da casa. Per fortuna la cosa non durò più di qualche ora, il freddo e il ragionare convinsero il giovane a tornare a casa piangendo. Così gli fecero cambiare scuola, lo fecero andare a una più leggera, da liceo classico a scientifico

impossibile negare che la situazione scolastica non migliorò gran che, anzi forse peggiorò, il pensiero “vabe poi recupero all’ultimo” se ce l’hai non si perde, così si è arrivati all’esame col minimo, per fare un esame degno di niente. La scuola però ha avuto un ruolo fondamentale, quello di far capire al giovane TUTTO quello che NON avrebbe VOLUTO fare nella vita. Al momento della scelta per l’università iniziarono le guerre intra-familiari, non sai quanti litigi siano avvenuti in quel periodo. Per riuscire a farsi iscrivere a una scuola di fumetto il giovane dovette scendere a compromessi e iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Napoli ( WOW CHE FIGO, no il ca…) per prendere un fottuto pezzo di carta.

L’Accademia non rispettò per niente le aspettative di nessuno, il ragazzo sperava lì di poter imparare a disegnare, capire come fare arte, ma ciò che apprese era tutt’altro. Nel mondo dei grandi nessuno se ne frega di te, andare dietro le ragazze non è bello come andare dietro i sogni, le persone che che ti dicono come stanno le cose, anche se ti fanno una merda, ti insegnano di più dei 30…e comunque tante altre cose che ora fanno parte di Giovanni persona. In accademia ha potuto vedere come molti siano doppiogiochisti…

Insomma alla fine dopo la laurea triennale Giovanni iniziò un’altra guerra per non dover mai più tornare in quel luogo (anche se Napoli è una bella città dove cazzeggiare =\ ). Dal 2018 in poi solo fumetto, provando varie volte alle fiere di proporre qualche progetto personale…e ora? XD

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